lunedì 6 dicembre 2010

TALETE FLANAGAN: Progetto Second Physics

Quella che segue è la traduzione di un articolo scritto da Noke Yuitza e pubblicato su Biosphere 3 (Open Science Group)
a cura di Haukr Frostwych.


Poggio il caffè a lato del computer, mentre, sotto un parasole virtuale, ho una delle conversazioni più piacevoli mai avute sulla scienza e l'educazione nei metaversi. Grazie a Talete Flanagan, avatar di Second Life di un professore di fisica italiano, fondatore e coordinatore del progetto di Second Physics. Prende anche parte alle attività di “Scienza Per Tutti – FRIEND”.

La respirazione, la caduta di una mela, il nostro riflesso nello specchio... La fisica è attorno a noi, è ovunque, come parte integrante del tutto, persino nei bits e nei bytes di questo Caffè della Scienza digitale nel quale ci troviamo.


Talete, cos'è Second Physics?

È un progetto di gruppo in questo Metaverso. Lo scopo di Second Physics è quello di disseminare Scienza, in particolare Fisica, nella community Italiana di Second Life. Ad ogni modo, tutte le nostre attività sono svolte in Italiano ed Inglese, perché nel nostro gruppo di circa 1100 iscritti è composto dal 60% di persone che parlano Italiano e dal 40% di persone che parlano Inglese, di modo che entrambe le community possono partecipare ai nostri progetti.


È molto difficile combinare due diverse culture come quella Inglese e quella Italiana in uno stesso gruppo?

Dipende dal progetto specifico. Per esempio sul network di notizie diffondiamo notizie di scienza in entrambe le lingue.


E quale è più interessata nei progetti di Scienza?

La comunità italiana pensa ancora al Metaverso come ad un gioco, non vede l'enorme capacità di questo tipo di applicazioni per l'e-learning. I gruppi anglofoni, quelli americani o inglesi o australiani, hanno superato questa barriera. Questo non significa che non ci siano docenti e persone di cultura nella comunità italiana in Second Life, ma alcuni preferiscono mantenere le loro presenze segrete mentre sono qui. Ho creato una casa per loro, Second Physics, uno spazio per migliorare insieme.


Potrebbe essere dovuto all'eredità fascista che scienza e cultura nei nostri paesi siano conosciute come cose diverse?

All'inizio del ventesimo secolo, Benedetto Croce, politico e filosofo Italiano, disse, “la scienza non è cultura”. E le sue parole influenzarono diversi pensatori Italiani, come l'ideologo del periodo fascista Giovanni Gentile, che fu Ministro della Pubblica Istruzione durante il governo fascista di Benito Mussolini tra il 1922 ed il 1925, autore dell'importante riforma dell'istruzione, che ha posto le basi della scuola in Italia Nasce dalla riforma scolastica di Gentile la separazione tra le due culture in Italia. Paradossalmente, Gentile ebbe un figlio che divenne fisico.


Scommetto che ebbero relazioni difficili...

Forse.


Immagini che io abbia due pillole, una è il riduzionismo, l'altra è il caos, quale sceglieresti?

(Ride) All'inizio, ero un riduzionista. Pensavo che tutto potesse essere spiegato riducendolo al minimo. Come possiamo comprendere le cose grandi senza le piccole? Questo è quello che ci permette di cercare per la Teoria del Tutto.

Ma il punto è che il nostro sistema è caotico, ed il nostro futuro sarà caotico. Possiamo vedere questo nei frattali ma ad esempio anche nel funzionamento della rete. Non possiamo predire come si svilupperà perché le possibilità di diversi collegamenti sfuggono al nostro controllo. Immagina che avessimo una penna e che la poggiassimo in verticale. Non possiamo predire al 100% se questa penna cadrà da un lato o dall'altro, e neppure se non cadrà. Possiamo avere solo un approccio caotico, dando loro alcune regole determinate dalle basi. Possiamo avere una probabilità. Così oggi, probabilmente, sceglierei un approccio caotico. Ma, per favore, teniamo aperte le due porte, la scienza non è mai monotona.


Ritornando a parlare di Second Physics, come cominciò questa splendida avventura sulla scienza in Second Life? Ho visto che abbiamo superato i 1000 “Secondi Fisici” nel gruppo!

So che in Second Life i numeri sono importanti, ma per noi è molto più importante arrivare alla gente e conoscerne di nuova per creare feedback di conoscenza.

Gli Scienziati devono spiegare cosa fanno alla società. Siamo nati tutti scienziati. Un bambino è uno scienziato, e anche un giovane studente lo è. Se li osservi, vedrai. Ma quando cresciamo, se perdiamo interesse, probabilmente a causa della società attorno a noi, ce ne possiamo dimenticare. E questo può succedere anche ad un ricercatore. Abbiamo bisogno di nuove idee per arrivare alla gente. A causa di ciò, ho creato Second Physics.

Alle volte, uno scienziato è troppo sé stesso, chiuso nel suo mondo. La priorità principale è solo la ricerca. Così, se sei un bravo scienziato, perché spendere il tuo tempo nell'istruzione e nella divulgazione? Questo non è un punto di vista sbagliato, ma uno vecchio, e se la comunità scientifica non si spiega, avvicinando il linguaggio scientifico alla gente, questo non può essere comprensibile per politici, insegnanti, parenti, ecc. Quindi, abbiamo bisogno, come scienziati, di comunicare con la gente. A causa di ciò, è troppo importante per me lavorare in questa direzione.


Perché Second Life?

Credo che i nuovi media come questo possano aiutarci a disseminare il nostro messaggio. Per esempio, tu sei in Spagna ed io in Italia, ma ora siamo qui, utilizzando questo social network 3D, passando dei bei momenti insieme a discutere di scienza, storia ed istruzione.


Ma Second Life ha avuto alcuni problemi dovuti ad alcune attività criminali.

Questo non è da relazionarsi al mezzo, ma a qualche fazione della nostra società che utilizza il mezzo per motivi negativi. Questo è il punto. Non si può dire che sia Second Life a produrre questo; il problema è che i criminali utilizzano questi nuovi media per le proprie attività criminali.


Sono d'accordo. Stesso problema ha Internet.

Sì.


Science on the Road e Science Movies sono alcuni dei progetti che hai fatto in questi 2 anni e mezzo. Puoi dirci qual è il tuo preferito e perché?

Il più interessante per me era Science on the Road, per due ragioni: la prima è che amo trovare una nuova community ogni volta, e la seconda è che mettiamo un gruppo di scienziati a lavorare insieme e a fare lavoro da insegnante. Quest'anno vorremmo ripetere l'esperienza e prevediamo di essere oltre 10 a collaborare a questo progetto.

Il mio preferito: ancora Science on the Road, perché entriamo in contatto con gente nuova e fantastica, come Giovanna Delphin (dell'Immersiva Group) che è un'organizzatrice di eventi perfetta ed incredibile, e Marjorie Fargis che si occupa in modo magnifico delle nostre pubbliche relazioni. Proveniamo da differenti discipline, il che ci permette di crescere come persone, ma anche come gruppo. Come gruppo siamo ora molto ben assortito per spingere avanti ancora di più i nostri progetti collaborativi.


E adesso, con quali nuovi progetti ci stupirete?

Abbiamo alcuni nuovi progetti relativi ad altre discipline come la medicina, l'archeologia e la biologia. Ma ci stiamo preparando anche ad un nuovo progetto che, temo, rimpiazzerà il mio preferito nel mio cuore: “Fisici”, un progetto teatrale, con Madame Curie, Einstein, Newton… Ma anche Mr. Tompkins (un personaggio di un fisico ucraino e l'astronomo George Gamow) e Miss. Marple (da Agatha Christie) saranno pubblico. Ci sarà lì persino Catwoman!


Sembra davvero interessante! Molto creativo!

La creatività è la base della vita. Se non sei creativo, non ottieni nulla.


Chi si è occupato del gioco di ruolo?

Tra tutti gli esecutori. Ogni attore ha scritto la parte relativa al suo personaggio. Noi crediamo nella collaborazione. Forse il risultato non sarà così perfetto come quando c'è dietro un cast di giocatori di ruolo professionali, ma faremo del nostro meglio, imparando insieme. Vogliamo mostrare la scienza in modo simpatico.


Talete, sei un pioniere, come ti senti?

(Ride) Bene, uno scienziato deve essere sempre un pioniere.

mercoledì 27 ottobre 2010

RITORNA SCIENZA ON THE ROAD CON TANTI NUOVI DOCENTI ED ESPERTI...



Sono ripresi i lavori di “Scienza on the road” con l'incontro tenuto presso la land R & S Fashion il giorno 25 ottobre 2010.
L'evento, presentato da Giovanna Delphin, è stato presieduto da Calliope Lexington.
Dopo una breve presentazione di Calliope da parte di Talete, la protagonista della serata ci ha subito catapultati dentro un romanzo avvincente tratto dalla scienza: “Il più grande uomo scimmia del pleistocene”. Tale romanzo, scritto da Roy Lewis, tratta la storia degli uomini primitivi che, con la scoperta del fuoco, migliorano la loro vita e le loro condizioni. L'autore ha scritto tale romanzo solo dopo avere visitato i luoghi in cui ha vissuto realmente l'uomo scimmia. Tratto effettivamente da eventi scientifici, il romanzo, a detta di Calliope, è molto umoristico e divertente, di facile lettura ed adatto a tutti.
Il secondo libro di cui Calliope ci parla è intitolato: Il teorema del pappagallo, scritto da Denis Guedj. Mentre il primo libro è tratto da un fenomeno storico, questo è tratto dalla matematica. Strano argomento per l'ispirazione di un romanzo. Un romanzo che si rivela un giallo, a detta della docente. A suo parere si tratta di matematica anche di un certo livello: dall'algebra alla trigonometria, alla geometria delle ombre, quindi prospettive, equazioni differenziali, ecc.
L'autore ha voluto scrivere un romanzo del genere perché è suo desiderio quello di divulgare una scienza quasi ostica come la matematica a tutti i lettori. Nelle lezioni di matematica, a scuola, non si parla mai degli autori dei teoremi, ma solo dei prodotti che loro hanno prodotto. Il romanzo, o meglio il giallo, parte da Parigi per addentrarsi nell'estremo oriente. In questo romanzo sarà fondamentale l'ingresso in scena di un pappagallo, da qui il titolo del libro. Ma è tutto da scoprire.
Un serata coinvolgente, anche perché Calliope non ci ha svelato la fine dei due libri. Spunto interessante per le prossime letture.


Momi Hallison
SL Crazy Press Reporter

sabato 23 ottobre 2010

giovedì 2 settembre 2010

SCIENZA IN TOUR alla scoperta di Cetus

Il 31 agosto 2010 ho partecipato ad un tour in partenza da Second Phisics. Come molti sanno, una delle collaborazioni tra Second Phisics ed Immersiva2Life prevede l'organizzazione dei giri guidati in alcune Sim particolari e interessanti. Si parte con la presentazione degli owner delle Land che andremo a visitare: DB Bailey e Patch Thiband, entrambe architetti degli Stati Uniti, in RL.
La prima land si chiama Certus (126, 87, 21). E' stata costruita da DB dando sfogo alla propria immaginazione in tema di texture. Sembra di entrare in un mondo surreale, dove pavimenti e pareti sono trasparenti.
In alcuni punti, se ci avviciniamo alle pareti, la texture cambia. Nella zona night club si vedono volare le note musicali stilizzate. La varietà di texture è stata usata per dare libero sfogo alla fantasia. Entriamo, poi, in una cappella, creata da Patch.


Sembra di entrare in un classico Duomo che possiamo trovare in molte delle nostre città italiane. Ma anche qui le pareti sono trasparenti e così pure il soffitto ed il pavimento. In questo luogo i due creatori hanno voluto portare qualcosa di Zeffirelli e Fellini, posizionando una scultura rappresentata da un corpo di donna che sogna.....è da scoprire. E' una realtà da vivere. Al di sopra di tale cappella entriamo in una nuova cappella , costruita specularmente alla prima, come se la prima fosse stata ribaltata. Per via dei pavimenti trasparenti, riusciamo a vedere la chiesa sottostante.

Altra Sim che visitiamo è Locus(52, 102, 2186). Questa Land è molto astratta, i due ideatori (DB e Patch) hanno voluto anche qui dare libero sfogo all'arte, alla costruzione di nuove forme e nuove texture. Visitare tale sim è un'esperienza unica. Terza Sim è UNM (199,77,27) - Università del Nuovo Messico. Sponsorizzata dall'università del New Mexico, questa è una Land di tipo educational che ha l'intenzione di insegnare ai ragazzi la sicurezza stradale e pedonale. E' una rappresentazione fedele della città di Santa Fez.
Altra interessante Land è SBCC (136,76,22): sponsorizzata da Santa Barbara City college, questa land vuole guidare i giovani verso la professione futura. Infatti, si trovano spiegate le caratteristiche di diversi mestieri, tra cui: fotografo, venditore di auto, recepionist, ecc.

Infine visitiamo Locus (61,92,34) dove i due autori ricercano nell'ambiente urbano un processo di esperimenti di colore e texture. Quello che si vede è all'apparenza un Duomo, ma guardando il soffitto, si nota la riproduzione della galleria Vittorio Emanuele II di Milano.

Momi Hallison - SL CrazyPress Reporter

mercoledì 28 aprile 2010

GIORNO DELLA TERRA E BIODIVERSITA’ Di Calliope Lexington

In occasione dello Earth Day, Second Physics partecipa con una sua installazione alla mostra del gruppo GFC (GalaxyFleetCommand) in Second Life
dal 22 aprile al 2 maggio 2010


Per l'occasione Noke Yuitza, membro di Second Physics e direttore di Open Science's & Creative Lab's, terrà una conferenza sulla Biodiversità sabato 01 Maggio alle ore 22.00.
Altra conferenza sui temi dell'Earthday ("Ozono e reazioni chimiche nell'atmosfera") sarà tenuta da uno dei responsabili di GFC, Gandalf Nakamura venerdì 30 Aprile alle ore 21.15.

Il 2010 è l’Anno Internazionale della Biodiversità.

Introdotta dall’entomologo Edward Wilson negli anni Ottanta, il neologismo indica la totalità e la diversità di specie ed ecosistemi sul nostro pianeta (oltre alla diversità di geni all’interno di una specie). Specie ed ecosistemi forniscono cibo, piante medicinali, fibre tessili, energia; negli ecosistemi ben regolati, specie diverse purificano aria e acqua, moderano il clima, controllano gli effetti delle piogge e della siccità. Un ecosistema differenziato resiste meglio agli stress ambientali.

La biodiversità non è statica. Ma mentre per milioni di anni la comparsa e la estinzione di specie ed ecosistemi è stato dovuto solo a catastrofi naturali, la comparsa dell’uomo ha modificato le regole del gioco. La distruzione delle foreste e la loro sostituzione con le monocolture è all’origine di un maggiore rilascio di carbonio nell’atmosfera, della perdita di habitat di specie animali e, spesso, anche della riduzione delle colture alimentari. La deforestazione sconvolge l’idrografia e la piovosità. L’emissione di gas-serra provoca l’innalzamento della temperatura media globale e la desertificazione di aree del mondo, con la conseguente perdita di specie. I gas-serra provocano la distruzione dell’ozono, che protegge le specie viventi dalle componenti dannose della luce solare. Riscaldamento globale e perdita di biodiversità sono problematiche strettamente intrecciate.

Intervistato due volte dal Guardian, Edward Wilson a novembre 2009 sottolineava quanto scarsa attenzione venisse prestata alla seconda rispetto alla prima.


E ad aprile di quest’anno, a proposito del “barometro della vita”, un progetto per la compilazione dell’indice delle specie viventi, sosteneva:
Più impariamo sulle specie indicatori (che ci informano della qualità dell’ambiente che le circonda), più apprendiamo dello stato dell’ambiente vivente che ci mantiene tutti… In particolare bisogna studiare le specie minacciate, per preservarle meglio e per attuare scelte consapevoli
(http://www.guardian.co.uk/environment/2010/apr/08/barometer-of-life).

Da qualche decennio si parla di sviluppo sostenibile, che soddisfi “i bisogni del presente senza compromettere [quelli] delle generazioni future” (ONU, World Commission on Environment, 1987). La biodiversità comprende la stessa specie umana, e la sua sopravvivenza dipende dalla capacità di compiere scelte economiche e politiche nuove basate sulle conoscenze scientifiche già disponibili, e sull’abbandono della visione antropocentrica per una bio-centrica.

sabato 27 marzo 2010

LA PRIMA CONVERSAZIONE DEL 2010: PRONTOSOCCORSO a cura di Biacaluce Robbiani

Trentadue land visitate nel 2009, una media di 40 presenze a lezione, 1500 partecipanti totali.

Questi i numeri di “Scienza on the road” il progetto di divulgazione della Fisica e delle scienze su SL.

Il progetto itinerante che ha “messo in circolo” per il Metaverso la scienza, dopo il grande successo della passata edizione replica con nuovi docenti e con un programma ancora più ricco di argomenti: neuroscienze, medicina, letteratura, scienza del recupero delle opere d’arte. Il tutto svolto con semplicità ed interattività con il pubblico perché il motto degli organizzatori, Second Physics e Immersiva.2Life, è “La scienza resa facile e divertente”, un modo per conoscere, discutere ed approfondire scoperte ed invenzioni, dubbi e misteri dell’universo. La tappa all’Anfiteatro del Popolo - Artidea-Città Ideale - per gentile concessione dell’owner Ketty D’Agostino, ha visto come protagonista Biancaluce Robbiani.


1. Biancaluce, ti facciamo esattamente la domanda che poni all’inizio delle tue conversazioni. Primo soccorso: attori o spettatori?

Sì, è proprio vero, spesso si perdono vite umane perché non si interviene e chi si trova sul luogo di un incidente preferisce astenersi da prestare soccorso. Generalmente i soccorritori possono essere dei professionisti oppure non esserlo, dal punto di vista professionale, e in tal caso vengono chiamati LAICI ma tutti hanno ricevuto una formazione certificata “IRC – Italian resucitation Council” per prestare primo soccorso in situazioni di emergenza. Il “basic life support” è una serie di passi che ogni soccorritore che agisce in sicurezza, sua e degli altri, deve sapere mettere in pratica.

2. Potresti spiegarci il significato della stella della vita? Perché è così importante?

Il significato della stella della vita riassume in se le 6 fasi in cui si sviluppa il soccorso. Il primo punto indica la ricezione della chiamata, il secondo l’invio del mezzo di soccorso, il terzo l’arrivo sul posto, il quarto il primo trattamento, il quinto le cure durante il trasporto, infine il sesto punto indica l'arrivo al pronto soccorso. Ciascuna di queste operazioni richiede delle competenze di base. Per esempio è di fondamentale importanza avere delle nozioni di "basic life support", la tecnica che può essere determinante prima che le condizioni vitali precipitino. Difatti spesso si arriva in un luogo dove non si hanno sufficienti informazioni, la casistica domestica è abbastanza eloquente, si potrebbero citare frequenti casi di avvelenamento, annegamento, come di arresto cardiaco oppure soffocamento.

3. Nel primo soccorso quali sono le tecniche impiegate in Italia?

Per il primo soccorso la tecnica in Italia comprende, come linea guida, la respirazione bocca a bocca e la compressione toracica. La defibrillazione invece necessita di una certificazione ulteriore dopo quella di base. Il defibrillatore permette di ripristinare un battito normale, analizzando automaticamente la causa dell’arresto cardiaco. Il defibrillatore è in grado di decidere autonomamente se emanare la scarica, qualora la causa fosse tra quelle “defibrillabili”. In ogni caso, in presenza di arresto respiratorio e/o arresto cardiaco, l’organo che ha bisogno di ossigeno costantemente, è il cervello. Il tempo massimo di sopravvivenza, in assenza di ossigeno, è di 4 minuti, dopo di che si hanno danni cerebrali permanenti. Importante, quindi, in una situazione di primo intervento, è la respirazione bocca a bocca, combinata da compressioni del torace, per assicurarci che l’ossigeno ancora presente nel sangue e quello insufflato all’infortunato arrivino al cervello. Considerando che l'aria che respiriamo contiene solo il ventuno per cento di ossigeno e il resto è gas, quando espiriamo l’aria che esce contiene ancora un 16% utilizzabile per la respirazione bocca a bocca. Quindi, tramite la respirazione bocca a bocca possiamo dare il cinque per cento di ossigeno emesso dalla espirazione. Altra cosa importante è la tempestività. Se noi restiamo "astanti", cioè intorno senza fare nulla, i minuti senza ossigeno aumentano le probabilità di danni cerebrali.

4. Hai detto che un punto del significato della stella della vita indica "la ricezione della chiamata". Potresti spiegarci meglio in cosa consiste e per quale motivo viene scandito anche nella serie di eventi chiamata “catena della sopravvivenza”?


Tra la ricezione della chiamata e il conseguente arrivo del primo intervento si può fare una valutazione della scena. Da notare inoltre che bisogna chiamare il 118 anche se abbiamo un incendio e una persona da salvare, saranno loro ad avvisare i vigili del fuoco. È fondamentale in questa fase mettere in sicurezza la zona, come per esempio dalla presenza di cavi elettrici. Non possiamo rischiare la nostra vita e quella dei soccorritori. Solo i professionisti possono intervenire e, nel caso di un traumatizzato, tutto è considerato potenzialmente lesivo della colonna vertebrale. Si potrà quindi bloccare il collo del traumatizzato e verificare verbalmente se il paziente è cosciente. Se non dovesse rispondere verbalmente, si dovrà evitare scuoterlo lateralmente, ma solo verticalmente, leggermente, in modo da non muovergli la testa. E questo vale anche per l'intervento di un cosiddetto "laico", cioè un non professionista che comunque può intervenire. Infatti l’attività di IRC dell’ Italian Resuscitation Council oltre che organizzare corsi per medici, infermieri, forze dell’ordine e vigili del fuoco, organizza corsi anche per persone non addette ai lavori, rilasciando certificazioni rinnovabili. IRC si occupa di istruire anche gli istruttori, essendo l’unico ente preposto a rilasciare certificazioni valide in tal senso in Italia. Vngono organizzati corsi anche per l’adeguamento delle aziende slle normative che prevedono la presenza di un certo numero di persone che hanno fatto training di soccorso.

5. E se il paziente si trovasse in uno stato di incoscienza?

Sono tre le procedure che si devono seguire se la persona che si soccorre non dovesse rispondere o dare cenni di coscienza. Poi scoprire il torace, per esempio togliere indumenti come la cravatta che bloccano la respirazione. Si dovrà quindi prestare attenzione alla bocca, perché quando una persona è incosciente la lingua collassa. Si eleva quindi il mento affinché ciò non accada. Per prima cosa si osserva il il torace se si muove, si appoggia la guancia verso la bocca per percepire il respiro sulla nostra pelle e “ascoltarlo”. È importante contare i respiri del paziente, perché se dovesse avere un respiro irregolare oppure emettere dei rantoli, sarebbe un indizio di sospetta insufficienza a espandere i polmoni per far passare l'aria.

6. È a questo punto che si pratica la cosiddetta tecnica RCP?

Sì, è a questo punto che si potrà eseguire la manovra di RCP (rianimazione cardio-polmonare). Il massaggio RCP consiste nel poggiare le mani al centro del torace, in corrispondenza del centro della linea fra i capezzoli, eseguendo un appoggio molto forte dei due palmi delle mani sovrapposti e incrociati, ottenendo così una massima compressione con il minimo sforzo. Comprimere e rilasciare, senza far rimbalzare il torace staccando le mani. Il ritmo è dato da cento compressioni al minuto circa avere cioè un ritmo "forte-veloce". Si praticano una serie di trenta compressioni, alternate da 2 "insufflazioni". Osservando invece il torace del paziente, quando l'aria è insufflata, si potrà determinare se la respirazione bocca a bocca sta avendo successo. La manovra RCP si può sospendere solo quando arriva il pronto soccorso, oppure quando si è esausti e non c’è nessuno che può darci il cambio. Oppure il luogo non è più sicuro. Ma finché non arrivano i soccorsi e il soggetto non riprende le funzioni vitali, si continua con la tecnica RCP.

7. La panoramica che hai illustrato su tutto quello che si apprende in un corso da soccorritore di base è sufficiente per definirsi soccorritore?

No, assolutamente no. Un soccorritore per definirsi tale deve aver frequentato un corso IRC, come dicevo prima. Spesso in tanti, specialmente nelle situazioni di emergenza in caso di annegamento, si improvvisano soccorritori ma, non avendo le conoscenze appropriate, spesso si finisce per assistere a epiloghi disastrosi per l’infortunato e per il soccorritore improvvisato.

La mia panoramica è un invito a prendere contatto con IRC sul sito http://www.ircouncil.it , per avere maggiori informazioni sui corsi a disposizione. Possiamo tutti salvare una vita.

Enne & Malvarose