domenica 9 gennaio 2011

LORIS TALON E IL COMPUTER QUANTISTICO

Una novità tra i docenti e le conversazioni di Scienza on the road di questa stagione autunnale è la presenza di Loris Talon che porta al pubblico di SL un argomento molto affascinante: il computer quantistico.

Ho incontrato Loris e gli ho chiesto di raccontarci qualcosa di lui, della sua esperienza nel Metaverso e di cosa lo ha spinto a parlare di questo argomento.

“Sono in Second Life dal 2006, provai ad entrare in questo ambiente virtuale dopo averne sentito parlare in maniera entusiastica dai media, come credo sia accaduto alla maggior parte di noi. Fu per me una scoperta. Mi incuriosì subito questo mondo e cominciai un’avventura giunta, con alti e bassi di frequenza, fino ad oggi.”

Lo guardo perplessa. Sì lo guardo. Immagino che il lettore di questo blog possa interpretare questa frase come un’eccessiva immersività, ma non è così. Loris ed io siamo al bar, in RL, e chiacchieriamo raccontandoci vicendevolmente e prendendo appunti mentali l’uno dell’altra. Io ne scriverò un’intervista, lui chissà.

La mia perplessità è dovuta al fatto di non averlo mai incontrato prima di Scienza On The Road e che, essendo SL un piccolo borgo se consideriamo la comunità italiana, mi sembra alquanto strano.

“Affatto! Io non frequento la comunità italiana di SL. Preferisco stare con degli amici americani che conosco ormai da anni. Collaboro con loro alla gestione di una land di supporto per i nuovi utenti. Ricopro un ruolo simile a quello che erano i mentor della Linden adesso ci chiamiamo NHC ma siamo sempre noi.”

Non capisco come tutto questo possa centrare con la scienza e sorridendo lo stuzzico a parlarci di come è arrivato a parlare di fisica e tecnologia.

“Sono un fisico! Non faccio il fisico, ma questa sarebbe la mia formazione e, per molti versi, la mia attitudine. Nel corso della vita mi sono occupato di diverse cose, al momento sono manager informatico e quindi mi occupo per lo più di informatica e tecnologia.”

Un collega! Dopo le prime battute ci ritroviamo a srotolare su l tavolino del bar le rispettive esperienze informatiche, sembra quasi un viaggio nel tempo. La conversazione si fa sempre più piacevole.

Loris mi racconta della sua vita e della sua seconda vita. Esperienze professionali reali e virtuali. La scoperta graduale dei suoi interessi, le scelte, i viaggi e tutto si incrocia armoniosamente tra realtà e ambiente virtuale.

Tralascio i dettagli piccanti di entrambi le vite di cui magari potrei trattare in altra sede e lo interrogo sul computer quantistico.

“Veramente non avrei voluto parlare solo del computer quantistico ma della velocità della tecnologia. Avrei voluto fare una cronistoria del computer e degli strumenti informatici ponendo attenzione a quale accelerazione abbia avuto il lato software rispetto a quello hardware e come, raggiunta la massima velocità elaborativa con i PC tradizionali, una possibile alternativa per progredire fosse data dalla teoria del computer quantistico. Un computer senza limiti di velocità, basato su una fisica diversa.”

Ho già seguito la conversazione di Loris e gli confermo quanto ne fui affascinata sebbene il risultato ultimo delle sue considerazioni evidenziasse dei limiti ancora molto importanti alla realizzazione e all’uso del computer quantistico. Dopo la sua narrazione me ne tornai nel mio mondo reale legato fortemente all’informatica tradizionale con l’immagine dei QUBit che girano su se stessi e trasformano radicalmente il nostro modo di concepire la potenza di calcolo.

Gli chiedo se il materiale della sua conversazione sarà a disposizione e, come per le versioni precedenti, mi conferma che le slides verranno esposte a Second Physics una volta conclusasi la stagione di Scienza On The Road .

Gli chiedo quali siano i suoi progetti e le sue attività in SL oltre al mentoraggio e a Scienza On The Road .

“Collaboro con un gruppo che ha realizzato delle rappresentazioni teatrali su testi di Shakespeare. Mi occupo delle traduzioni. Ho costruito delle cose… un po’ particolari… forse le tirerò fuori dal mio inventario un giorno di questi… sono invenzioni, studi, elaborazioni e prove di building… non so a chi possano interessare.”

Lo rassicuro e gli propongo di parlarne con un amico che so per certo ne troverà una collocazione perfetta in SL.

Ci salutiamo e ci diamo appuntamento alla sua successiva conversazione per Scienza On The Road che rivoluzionerà ancor più i programmi di Second Physics poiché darà inizio alle conversazioni in inglese per il pubblico internazionale che aumenta di giorno in giorno nel gruppo fondato da Talete Flanagan.

Marjorie Fargis

SL Crazy Press